

Definisco spesso il mio lavoro “music planning” proprio perché al di là dell’aspetto puramente pratico in qualità di musicista, mi trovo sempre più spesso a curare assieme alle coppie ogni dettaglio (ovviamente dal punto di vista musicale)…
Valutare pro e contro di alcune scelte, gestire il budget in modo efficace per ottenere il miglior risultato possibile, discutere brani e generi musicali, gestire gli orari, consigliare negli aspetti burocratici e naturalmente mantenere un contatto durante l’evento e nei giorni precedenti con gli altri fornitori per sincronizzarsi al meglio!”“…
LO SO A COSA STAI PENSANDO:
“Una volta non c’era bisogno di tutto questo…”
“È davvero così indispensabile?”
“Ma noi vorremmo una cosa semplice”
Beh, forse è vero. 30 o 40 anni fa non serviva ma oggi?
Ho provato quindi a ricostruire un po’ la storia immaginando/analizzando un classico matrimonio “vecchio stile”
Anni ’80.
Siamo alla fine della cerimonia, abbiamo terminato saluti e congratulazioni agli sposi ed ora ci dirigiamo al ristorante.
Qui veniamo accolti dai camerieri che ci invitano ad accomodarci nella sala allestita per l’evento: si tratta di un unico ambiente e da questo momento in poi consumeremo antipasti, primi, secondi, tutte le portate compreso il dolce quasi esclusivamente a tavola.
La musica di sottofondo ovviamente non manca ma si tratta di molte ore non stop di fronte ad amici e parenti immobilizzati da cibo e alcol ed è indispensabile interagire con loro per mantenere attiva la situazione.
Questo è lo scenario in cui vennero lanciati delle figure “one-man-show” che non erano necessariamente musicisti ma piuttosto intrattenitori pronti a integrare anche cabaret, karaoke, animazione e all’occorrenza DJ.
E così a distanza di quarant’anni l’immagine che è rimasta impressa come “musica da matrimonio” è ancora questa!
Qui Jerry Calà, nel film “Abbronzatissimi”, è Billy Damasco, il classico cantante da pianobar spesso in veste di musicista-karaokista-cabarettista armato di microfono, basi al PC e finta tastiera/chitarra.
Ma una simile proposta può essere ancora efficace nel 2022?
PROBABILMENTE NO…
Una volta parlando di un matrimonio probabilmente avrebbero detto “fantastico: mangiato bene e tanto” oggi invece è più facile che ti raccontino della location, delle luci, dello spettacolo pirotecnico, del brano cantato dal vivo durante il ballo degli sposi…
TUTTO SI EVOLVE, È NORMALE!
L’aumento delle cerimonie in stile americano, la sensibilizzazione alle tematiche green, le politiche di recupero e valorizzazione di palazzi, ville storiche oppure di aree verdi e tenute di campagna con l’esplosione di nuovi stili come il boho-chic, il cambio di esigenze degli sposi e dei loro ospiti, sono tutti elementi che hanno contribuito ad allontanare il matrimonio dal concetto di “banchetto” trasformandolo in “EVENTO”.
Oggi ogni fase del matrimonio è a sé stante
…e anche a livello musicale vengono previste differenti fasi in una “escalation” che inizia dal momento solenne e composto della cerimonia fino all’ultimo ballo, il più scatenato, festaiolo e chiassoso della festa serale!
Il MOOD MUSICALE varia sempre e il CLIMAX deve essere sempre crescente ma mai fuori luogo e inappropriato: chic, elegante, rilassante, sobrio, originale, coinvolgente, allegro, colorato, scatenato, senza contare uno o più effetti wow con momenti emozionanti e romantici!
Tutto questo inoltre richiede cura non solo durante il giorno del matrimonio ma anche nella preparazione!
È importante strutturate la giornata e organizzarsi assieme agli sposi in modo da:
IN DUE PAROLE: MUSIC PLANNING!
Riuscirebbe il simpatico Billy a gestire una cosa simile?
Qualsiasi siano gusti musicali, budget e location, ricorda che per il tuo matrimonio non ingaggerai “solo un musicista” ma un servizio di music planning!
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